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12. Cina & Giappone

Una curiosità sono le macchine da scrivere provenienti dal Giappone e dalla Cina. Con le sue migliaia di caratteri, la scrittura cinese è una sfida quasi insuperabile per i costruttori di macchine da scrivere.

Risalente a oltre 7000 anni fa, la scrittura cinese, che fu anche la base per lo sviluppo di quella giapponese, è una delle più antiche del mondo, rimasta quasi immutata negli ultimi duemila anni. I simboli delle parole, sviluppatisi da pittogrammi - simboli disegnati - definiscono sia il significato che la pronuncia. Come nell’antico Egitto anche in Cina la scienza della scrittura fu per millenni privilegio di una minoranza, dei sacerdoti e più tardi dei dotti scribi. Molto prima che in Europa, in Cina si fece un passo considerevole verso la diffusione della scrittura, con l’invenzione nell’VIII secolo della stampa tabellare e con quella a caratteri mobili nell’XI secolo.
La scrittura cinese fu portata in Giappone tramite scrivani coreani che introdussero nel paese libri buddisti e confuciani. Su ordine dell’imperatrice giapponese all’inizio dell’VIII secolo fu scritta la storia del popolo giapponese, che fu il primo documento per il passaggio dalla lingua parlata a quella scritta. Nel IX secolo dal cinese si svilupparono due scritture sillabiche giapponesi, usate ancora oggi. Già nel 1917 la ditta “Nippon Typewriter” di Tokio lanciò sul mercato una macchina da scrivere.
La “Nippontype” qui esposta è dell’inizio degli anni ‘60. Simile ai modelli cinesi, con più di 3000 caratteri, la macchina somiglia più ad una cassetta dei caratteri tipografici che ad una macchina da scrivere. L’usuale tecnica dei martelletti viene qui sostituita da un braccio prensile che preleva i singoli caratteri dalla cassetta e li preme sul rullo.
La “Toshiba” con i caratteri disposti a semicerchio funziona in modo simile. Questa macchina da scrivere giapponese degli anni 30 è nota al pubblico grazie al film “Tora Tora” su Pearl Harbor nel quale si vede un marinaio giapponese che scrive con una Toshiba. Anche in Giappone il nuovo modo di scrivere fu riservato alle donne, negli anni ‘20 le dattilografe formarono assieme alle telefoniste una nuova generazione di donne attente al cosmopolitismo. Le mogas o modern girls rappresentarono la cultura consumistica occidentale e lo stile di vita che si esprimeva in grandi magazzini, caffè e locali da ballo. Le macchine da scrivere cinesi qui esposte furono prodotte da una fabbrica statale di Shanghai. La più vecchia delle due macchine proviene da “Soho”, il quartiere cinese di Londra. La macchina, mai usata, fu ordinata in Cina per lettera e venne trasportata in Europa via mare.

Dato che la complicata tecnica delle macchine da scrivere richiedeva una certa quantità di tempo, le macchine furono usate soprattutto quando erano necessarie più copie, altrimenti in Cina spesso si preferì la scrittura manuale.

Macchina da scrivere cineseMacchina da scrivere giaponese

12. Cina & Giappone

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